Dopo la
pubblicazione di Liquid, Alan decide di prendersi una pausa
dalle pressioni del music business e preferisce concentrarsi
sulla sua giovane famiglia. Nasce infatti nel febbraio del
2001 il suo secondo figlio, Stanley, dopo Paris, nata cinque
anni prima, e trascorrere mesi confinato nello studio non
era una prospettiva né eccitante né realizzabile.
Dichiara egli stesso di voler essere un padre presente e di
non voler trascorrere mesi in studio oppure on the road,
anche perché ha lavorato abbastanza da avere fortunatamente
risorse finanziarie sufficienti per godersi i piaceri della
vita.
Così dopo un meritato riposo, ritorna nuovamente in studio
per ridare linfa al suo Recoil nel gennaio del 2006,
iniziando a lavorare su un nuovo album che vede la
partecipazione del bluesman della Luoisiana Joe Richardson e
della cantante inglese Carla Trevaskis.
Il nuovo disco si intitola Subhuman e viene pubblicato,
ancora una volta dalla Mute Records dell’amico Daniel Miller
nel luglio 2007.
Il disco è stato pubblicato in diversi formati tra cui si
segnala un'edizione speciale CD/DVD che includeva alcuni
esclusivi "ambient" mixes e tutti i video musicali sino ad
allora pubblicati da Recoil. L'unico singolo estratto da
Subhuman è Prey/Allelujah.
"On subHuman,
things turn in the opposite direction, coming across
more like a straightforward southern blues album
filtered through Wilder's electronic vision. Part of
this is attributable to the presence of New Orleans
bluesman Joe Richardson. Whereas Recoil utilized
numerous vocalists per album in the past, subHuman finds
Richardson taking the lead on five of the record's seven
tracks, infusing each of those tracks with his gritty
drawl to give the tracks a sense of familiarity."
ReGen Magazine
"Recoil are with
subHuman on par with the best of Massive Attack and
Portishead and with regards to sound and combination of
styles, sounds and instruments perhaps even goes some
steps further than these artists. Each composition is
completed with eye for detail and has an impressive
richness of ideas. SubHuman is truly a stunning album."
Gothtronic
"The end result is pure
Recoil – subtle, intelligent and expressive music,
lushly produced and full of detail. But subHuman stands
out from the back catalogue due to its unique thematic
integrity, coming across like a soundtrack to a movie as
yet unfilmed. If you have any interest whatsoever in
what music can achieve when feed from the
straight-jacket of the three minute pop song, you owe it
to yourself to listen to this album".
Boomcat
Prey
Allelujah
5000 Years
The Killing Ground
Intruders
99 to Life
Backslider
E’ palese in
Alan l'interesse a "zittire" quasi totalmente gli Spoken
così tanto diffusi in "Liquid", ed estremizzare le
ispirazioni Blues. l'ascoltatore che si trova dinnanzi
sicuramente l' album più crudo (nei primi 4 minuti della
discreta " 99 To Life" vi sembrerà di essere in un concerto
di Jeff Back, con tanto di crybaby) ed evocativo mai
composto dall'artista. Soffermandosi su coordinate anche
totalmente inedite. Basti citare le struttura Etniche alla "Impression
of Winter" o "Love is Colder Than Death" che ritroviamo in "Allelujah"
(preziosa la performance di Carla Trevaskis), calda come un
vento tiepido estivo di una spiaggia tropicale; o i ripetuti
slide in "The Killing Ground".
Non vi capiterà di rado di scorgere veri e propri riff
Bluesy da acustica a seguire una strofa ("Intruders") . Ma
Wilder vince questa mano al tavolo verde? Ni, o So. Perchè è
palese che nonostante il ventennio trascorso, la sua voglia
di rinnovarsi con convinzione sia presente, però in una
forma che si avvicina sempre di più ad un quadro sonoro
pregiato e libero, a scapito della "Canzone" .Quella con la
lettera maiuscola, non a caso nel tour di "Selected" abbiamo
potuto apprezzare diversi spunti di questo disco ben
amalgamati con le restanti composizioni di carriera,
al punto da risultare più efficaci di questo disco in se.
Ove la Black music viene tributata in maniera si pura, ma
verso un pubblico non esattamente mirato. Che vede la
longevità dell'opera decisamente compromessa anche dalle
dilatazioni e dal vago sentore di certi passaggi forse un pò
fini a se stessi (ad esempio l' Outro del falso singolo,"Prey").
Ma nonostante tutto, il Devoto dall'udito fino sarebbe
capace di scorgere richiami di casa anche qui (Sample da "Condemnation",
"In Your Room e addirittura "Black day" !) ,anche se questa,
probabilmente, sarà l'ultimo "territorio" nel quale deciderà
di avventurarsi.
(Federico Francesco
Falco)
Release
date: July 2007
Catalogue no: CDSTUMM 279
'subHuman' arranged &
produced by Alan Wilder
Additional production and sound design by Paul Kendall
Production assistance and co-ordination: Hepzibah Sessa
Recorded @ The Thin Line, Sussex & Texas Treefort Studios, Austin